mercoledì 23 novembre 2016

Questione di stile

Cadel Evans e Perez Cuapio - Ricordo del Giro d'Italia 2002


Siamo in Abruzzo, a due passi dalle Marche. Siamo sui monti della Laga e quasi si riescono a vedere le torri di Ascoli Piceno, sebbene quel giorni si sia saliti dal versante Abbruzzese. E’ il 2002 e si corre la 13a tappa di un Giro d’Italia disgraziato (quello del doping di Garzelli in maglia rosa, quello dell’accusa di cocaina a Simoni, quello della codata di Casagrande ai danni di Fredy Garcia), ma è anche la corsa che rivelò alcuni protagonisti degli anni a venire. E’ l’anno del debutto di Cadel Evans tra i nomi che contano, e della sua memorabile cotta sulla salita di Folgaria. Ma Evans è un vero duro, tutto il gruppo imparerà a conoscerlo: lui si può anche staccare, ma non molla mai. Questa caratteristica sarà fondamentale per la sua vittoria al Tour del 2011, nove anni dopo. Oggi però parliamo di stile. La fotografia mostra due corridori con pedalate molto diverse. Cadel Evans, sulla sinistra, è proteso in avanti ed ondeggia sul fuori sella, proprio per la posizione del busto che impone un grosso sforzo alle braccia. Perez Cuapio è immobile, statuario, sia quando spinge da dietro seduto sulla sella, sia quando sale sui pedali; la sua bicicletta è immobile sul piano verticale. Io adoro i corridori eleganti, quindi boccio lo stile di Evans ed apprezzo il Messicano. Lo stile è patrimonio del ciclista, si costruisce nel tempo, sin da quando si è piccoli, ma in età matura si può fare molto poco per modificarlo. Sotto sforzo è impossibile pensare allo stile: o ce l’hai, o ti manca. Evans è un ex biker, il che spiega quel busto così proteso. Perez Cuapio ritengo invece possedesse un dono: uno dei pochi sud americani a pedalare con stile. Oggi direi che il Colombiano Quintana è il suo degno erede.
Potete rivedere il finale di quella tappa a questo link. Al minuto 22:20 si può apprezzare l'attacco Evans / Cuapio, mentre al minuto 25:40 potete vedere il sottoscritto scattare la fotografia ai due.



Altimetria della 13a tappa del Giro d'Italia 2002

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